MIGLIO GIOVANNI BATTISTA

La biografia

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Miglio Giovanni Battista nacque a Bellinzago Novarese il 29 Marzo 1883.

Dopo aver frequentato il Ginnasio ed il Liceo Classico a Casale Monferrato, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza presso l’ Università di Torino.

Essendo stato chiamato alle armi nel 1913,fu costretto ad interrompere gli studi e venne assegnato al 5° Reggimento Alpini Morbegno.

Fece parte del Battaglione Sciatori Mandrione e, con il grado di Capitano, partecipò a tutte le azioni di guerra aventi per obiettivo la conquista dell’Adamello negli anni 1915, 1916 e parte del 1917.

Quando il battaglione fu inviato in Friuli, fra Caporetto e Gorizia, Miglio Giovanni Battista partecipò attivamente a numerose battaglie, fra le quali quella particolarmente cruenta della Bainsizza, meritandosi l’assegnazione della Medaglia d’ Argento al Valor Militare.
Sul campo riportò gravi ferite alle gambe.

Essendo immobilizzato, fu preso prigioniero dai tedeschi, che lo trasportarono all’ Ospedale di Halle, ove subì l’amputazione della gamba destra.

Rientrato in Italia alla fine della Guerra, intraprese la carriera di Segretario Comunale.

Svolse le sue mansioni in diverse sedi, fra cui Pallanza. Infine gli fu conferito l’incarico presso il Comune di Oleggio, dove esercitò la professione di Segretario dal 1932 al 1961.

Nel 1941, a seguito di seri problemi emersi nell’esercizio dei suoi compiti, determinati da tentativi di ingerenza da parte di alcuni esponenti politici locali che si erano insediati nel palazzo comunale, nonostante la menomazione fisica e grazie ai
meriti acquisiti durante la Guerra Mondiale, riuscì a farsi richiamare alle armi.

Con il grado di Tenente Colonnello gli fu assegnato il comando del Deposito 7°Alpini a Tai di Cadore. L’8 Settembre, ripresi gli abiti borghesi, rientrò in Oleggio, ricoprendo nuovamente l’incarico di Segretario Comunale.

Nel 1944, con l’accusa di scarsa collaborazione, rischiò la fucilazione da parte delle milizie fasciste e tedesche.

Non venne giustiziato grazie all’interessamento del Parroco Monsignor Milanesi, della Curia di Novara, delle Associazioni Combattentistiche oltre che di altri Decorati al Valor Militare e Mutilati di Guerra che intervennero personalmente per far desistere i Comandi Fascista e Tedesco dal porre in atto l’esecuzione capitale.

Partecipò alla costituzione del Gruppo A.N.A. di Oleggio nel 1936 di cui fu Capo Gruppo per parecchi anni.

Con la rifondazione del Gruppo, avvenuta dopo la fine della 2° Guerra Mondiale, partecipò a diverse iniziative, fra cui l’intestazione Belvedere Alpini d’Italia” del Piazzale antistante l’acquedotto; presenziò anche all’apposizione sul Belvedere della targa di Bronzo evidenziante la scritta Cento anni di arduo dovere”, in concomitanza del centenario di fondazione delle truppe Alpine.

In tale occasione fu anche inaugurato il Monumento agli Alpini. La moglie partecipò alla manifestazione
in qualità di Madrina della Cerimonia.

Miglio Giovanni Battista morì il 4 luglio 1980. Grande fu la manifestazione di
cordoglio da parte degli oleggesi.

Seppur bellinzaghese di nascita, veniva considerato da tutti oleggese d’adozione.

Le esequie vennero accompagnate dal Picchetto Militare della Caserma Babini di Bellinzago.